sabato 21 maggio 2016

Passeggiando nel Roseto Comunale di Roma

Angeline, Eureka, Parfum de Nuit, Abracadabra, Rinascimento, Mary Ann, Virna Lisi  sono alcuni dei nomi delle oltre 1.100 varietà di rose botaniche, provenienti da tutto il mondo, antiche e moderne, che si possono ammirare al Roseto Comunale di Roma, alle pendici dell'Aventino in un'area destinata originariamente al cimitero ebraico, trasferito nel 1934 al Verano (i vialetti che dividono le aiuole seguono il disegno della menorah, il candelabro a sette bracci simbolo dell'ebraismo).

Già gli antichi Romani ammiravano particolarmente le rose e le utilizzavano non solo per ornare i giardini ma anche per produrre cosmetici e per curare alcuni malanni come l'insonnia ed il mal di stomaco. La rosa canina veniva invece utilizzata per curare le persone colpite dalla rabbia (idrofobia).
Durante le feste ed i banchetti le rose venivano utilizzate come simbolo di lusso e potere anche sotto forma di pioggia di petali che, nascosti in controsoffitti, venivano lasciati cadere sugli invitati. La pioggia talvolta era così intensa da trasformarsi in tragedia.
Le rose in un primo momento arrivavano principalmente dall'Egitto, viaggiando su navi per circa 15 giorni, da Alessandria ad Ostia.
In seguito furono impiantate coltivazioni di rose sopratutto vicino a Napoli nella zona dei Campi Flegrei, dove fiorivano tutto l'anno sfruttando, per scaldare le serre durante le stagioni fredde, l'acqua calda delle sorgenti naturali di quelle aree vulcaniche.

Di queste ed altre  curiosità potrete venire a conoscenza passeggiando in questo profumatissimo giardino a due passi dal Circo Massimo, ma solo dalla fine di aprile ai primi di giugno.
Durante il resto dell'anno il roseto rimane chiuso al pubblico ma il mantenimento della collezione comporta un continuo lavoro di manutenzione: scerbatura, potatura, concimazione, sfioritura, e la lotta contro i temibili  parassiti e funghi nei confronti dei quali le rose sono così sensibili da essere utilizzate come piante "spia" in molti vigneti.

Non perdete l'occasione di fare un viaggio nella storia che coinvolge vista ed olfatto e da cui, certamente, non rimarrete delusi.

Walking in the Rose Garden of Rome
Angeline, Eureka, Parfum de Nuit, Abracadabra, Renaissance, Mary Ann, Virna Lisi are some of the names of more than 1,100 varieties of botanical roses from around the world, ancient and modern, that can be admired at the Rome Municipal Rose Garden, in the Aventine hill in an area originally destined to the Jewish cemetery, transferred in 1934 to Verano (the paths that divide the flower beds follow the design of the menorah, the candelabrum with seven arms symbol of Judaism).

The Romans were particularly admired the roses and they used them not only to adorn the gardens but also to produce cosmetics and to cure certain ailments such as insomnia and stomach ache. The wild rose  was used to treat people affected by rabies (hydrophobia). During the banquets  the roses were used as a symbol of luxury and power even as rain of petals; hidden in false ceilings, were dropped on the guests and  sometimes the rain was so intense that turn into tragedy.
Roses at first came mainly from Egypt, traveling on ships for 15 days, from Alexandria to Ostia.
Following were planted rose crops especially near Naples in the Campi Flegrei area, where it bloomed all year using, to heat the greenhouses during the cold seasons, the hot water of the natural springs of the volcanic areas.

Of these and other curiosities you can become aware strolling around this fragrant garden, near the Circus Maximus, but only from late April to early June.
During the rest of the year the rose garden is closed to the public but the maintenance of the collection involves continuous maintenance work: weeding, pruning, fertilizing, withering, and the fight against dangerous pests and fungus against which the roses are so sensitive to be used as "indicator" plants in many vineyards.

Do not miss the chance to take a journey through history that involves sight and smell, and from which, certainly, you will not be disappointed.
 


 Henry Matisse  Francia 1993

Sole e Luna  Italia 2015 

Meimozahiq Francia 2011 

 Eureka Francia 2012

 Nette Rosemarie Rep. Ceca 2000





 Angeline  Francia 2011

 Suni Italia 1993

Parfum de Nuit (origine sconosciuta)

 Dorgoja Francia 2003

 Abracadabra  Germania 2004

 Mary Ann  Germania 2014

 Rinascimento Italia 1989



 Philippe Noiret  Francia 1986

 Bordeaux Germania 2014

Virna LisiFrancia 1989 

 Shone Maid  Germania 2004


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