L'aggettivo che mi è venuto in mente guardando quest'appartamento, ristrutturato e riqualificato dal punto di vista energetico dall'architetto Fabio Carrabetta, è "materico", termine che viene usato dai critici d'arte quando la materia di cui è fatta un'opera (ad esempio quelle di Burri o Tapies) è il mezzo attraverso il quale l'artista raggiunge l'espressività.
In effetti Carrabetta, da una parte sembra aver fatto suo il motto di Ludwig Mies Van der Rohe "Less is More" ricercando un linguaggio semplice e pulito, ottenuto attraverso la rimozione del superfluo, dall'altra pone l'accento sulla forza espressiva dei materiali naturali, che sono i veri protagonisti di questo interno e a cui è affidato il compito di connotare gli ambienti anche dal punto di vista cromatico; legno d'ulivo e travertino per il tavolo da pranzo che più che un arredo sembra una scultura, rovere moro per gli arredi fissi come la quinta contenitore che divide il living dalla zona notte, marmo traslucido per la parete di fondo della doccia di uno dei due bagni dal forte impatto visivo, argilla per intonaci e pitture delle pareti.
L'idea in più? Un divano componibile che assume diverse configurazioni assecondando le diverse esigenze di fruizione del living.
Ah dimenticavo un dettaglio importante! L'appartamento si trova a Roma.
Fotografie di Luigi Filetici da Archilovers
A material flat
The word that came to my mind looking at this apartment, renovated and upgraded in terms of energy by architect Fabio Carrabetta is "material", term used by art critics when the material of a work (for example of Burri or Tapiés) is the means used by the artist to find the expressiveness.
Carrabetta following the motto of Ludwig Mies van der Rohe's "Less is More" looks for a clean and simple language, obtained by removing the superfluous and he focuses on the expressive power of natural materials , which are the real stars of this apartment and to which is assigned the task to characterize the environments from the point of view of color; olive wood and travertine for the dining table that seems more a sculpture than a furniture, dark oak for fixed furnishings as the container that separates the living from the sleeping area, translucent marble for the wall of the shower in one of the two bathrooms with a strong visual impact, clay for plaster and paint of walls.
Another idea? A sectional sofa that takes on different configurations favoring the needs of enjoyment of living.
Oh I forgot one important detail! The apartment is in Rome.
Photographs by Luigi Filetici from Archilovers
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