giovedì 27 marzo 2014

A Barcellona, nel rispetto del passato


La ristrutturazione di un'abitazione in un edificio del 1910  a Barcellona, in cattivo stato ma fino a quel momento rimasta inalterata nell’impianto originario.

E’ questo il lavoro commissionato ad Anne e Eugenie Bach; l’obbiettivo che si pongono è una ristrutturazione completa, che consenta l'adattamento  alle esigenze della nuova famiglia, senza stravolgimenti planimetrici, soprattutto  per salvare i magnifici pavimenti -diversi in ogni stanza- e gli stucchi a soffitto.

Anche il lungo corridoio, punto debole dell’impianto originario secondo una concezione contemporanea della casa, diventa un elemento caratterizzante, grazie alla libreria costruita con semplici mensole che corrono lungo tutta la lunghezza.

Sfruttando poi l’altezza abbondante degli ambienti, i progettisti hanno rialzato il bagno padronale di 60 cm (tre gradini) per incassare la vasca sotto alla doccia,  creando oltretutto un comodo vano ripostiglio, cui si accede dal corridoio.

Il risultato è allegro, funzionale e rispettoso del passato, direi perfettamente riuscito. 

The renovation of an apartment in a 1910 building in Barcelona, ​​in a bad state but until then remained under the original plant.
This is the work commissioned to Anne and Eugenie Bach's: the goal  is that a complete renovation which permits adaptation to the needs of the new family, without upheavals planimetric especially to save the beautiful floors, in every room different,  and stucco ceiling.
Even the long corridor, seemingly weak point of the original plan, comes to life thanks to the library built with simple shelves that run along the entire length.
By taking advantage of abundant then the height of the environments the designers have raised the master bathroom of 60 cm (three steps) to cash in on the tub under the shower, plus creating a convenient storage compartment, which is accessed from the hallway.
The result is cheerful, functional and respectful of the past, I would say perfectly successful.
 




























 Da: annaeugenibach.com


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