giovedì 9 febbraio 2017

Lunga vita alla carta!

Da un mese Arianna ci ha lasciati. Chi come me ha avuto la fortuna di conoscerla non dimenticherà la sua intelligenza, la sua sensibilità e la sua creatività.
Il mio modo di ricordarla è riproporvi l'intervista che le ho fatto poco più di un anno fa; Arianna ci ha parlato della sua passione per la carta e di come, ancora oggi, possa essere uno strumento di espressione della creatività.
Ciao Ary. 

Ho incontrato Arianna Miconi alla mostra mercato che si è svolta a Roma nell'elegante conservatory dell'hotel Villa S. Pio all'Aventino e sono rimasta affascinata dalle sue poetiche creazioni in carta, a metà tra arte ed artigianato.
Ho colto l'occasione per farle qualche domanda, per conoscere meglio lei e lo scrapbooking (creazione di album con ritagli e frammenti di carta, fotografie e disegni per conservare in maniera creativa i ricordi)

Arianna, raccontaci qualcosa di te e di come nasce la tua passione per la carta.
Le prime certezze sulle mie capacità le ho avute dal disegno.
Mi ricordo che già alle elementari trascorrevo gran parte del mio tempo libero, matita e blocco Fabriano, riproducendo la meravigliosa arte che sfogliavo nei ‘Maestri del colore’ di papà.
Le maestre appendevano i miei disegni in classe e ripensandoci non sembravano fatti da una bambina.

Come hai imparato e da cosa trai ispirazione per le tue creazioni?
Sono diventata una grafica e da sempre lavoro al computer ma la carta è un’altra storia. Per me è viva, la scrittura parla di noi anche nei suoi segni grafici. Mi è sempre piaciuto rilegare dei quaderni illustrati da regalare agli amici come se volessi spingerli a scrivere. Scrivere per ricordare avvenimenti della nostra vita, ma anche per fare introspezione e scavare nei pensieri per trovare i nostri desideri più veri.
Credo che tenere un diario sia un valido aiuto nel lavoro quanto nella vita privata.
Lo scrapbooking l’ho scoperto un paio d’anni fa in rete.
You tube ha centinaia di video e di tutorial che vanno dal collage al mix-media, all’art journaling.. Ce n’è per tutti i gusti!

Cosa significa per te lavorare con la carta?
Rendere visibile e tangibile il nostro mondo interiore.

Che tipo di materiali utilizzi (nuovi o di riciclo)?
Utilizzo tutto quello che raccolgo.
Dai materiali nuovi (un po’ costosi perché quasi tutti d’importazione) alle meravigliose scatole che si possono trovare, in orario di chiusura, accatastati accanto all’entrata delle boutique in centro.

Prima di realizzare  un lavoro fai un progetto o segui l'ispirazione strada facendo?
Dipende: di solito se lavoro a un progetto su commissione ho poco tempo ed è utile pianificare.
Se lavoro per me mi lascio completamente libera, il mio journal è più un posto dove sperimentare che altro.

Quando vedi un foglio di carta immagini già cosa potrà diventare?
Certo! Ho una vera passione per le scatole di pasta e cereali che diventano le copertine di molti miei album.


Pensi che nell'era digitale la carta abbia ancora un futuro? 
Sono convinta che la carta abbia ancora lunga vita.
Sfogliare le pagine di un libro, appuntare le nostre preferenze al margine, lo rende parte di noi.
Adoro il computer perché è un mezzo meraviglioso ma un libro, un diario, un album di schizzi, se vogliamo, possiamo stringerlo al cuore.

 English text at the bottom



















 
  
Long life to the paper! 

I met Arianna Miconi in the trade show which was held in Rome in the elegant conservatory of the Hotel Villa San Pio and I was fascinated by his poetic creations in paper,  between art and craft.
I took the opportunity to ask her  a few questions to learn more about her and the scrapbooking (creating albums with clippings and pieces of paper, photographs and drawings to preserve memories in a creative way)

Arianna, tell us a little about yourself and how did your passion for paper.
I had the first certainty on my ability  from the drawing.
I remember in elementary school I spent most of my free time, pencil and Fabriano pad, reproducing the wonderful art that I saw  in the 'Masters of color' of my  father.
The teachers hung my drawings in the classroom and in retrospect did not seem made by a child

How did you learn and what draws inspiration for your creations?
I am a graphic and from longtime I work with the computer but the card is another story. I think it's alive, writing speaks to us even in its graphic signs. I always liked to bind the picture books to give to friends as if I wanted to encourage them to write. The write to remember the events of our life, but also to dig in introspection our thoughts to find our truest desires.
I believe that keeping a journal is a great help in the work as in private life. I discovered the  scrapbooking a few years ago in the network.
In Youtube you can try hundreds of videos and tutorials ranging from collage to mixed media and art journaling .. There's something for everyone!

What it means to work at the paper?
It make visible and tangible our inner world.

What type of materials do you use (new or recycled)?
I use everything I collect.
New materials (a little expensive because almost all imported), beautiful boxes that can be found, at closing time, stacked next to the entrance of the boutique in the center, etc.

Before making a job do you prepare a project or do you prefer to follow the inspiration along the way?
It Depends: usually when I work on a project commissioned I have little time and is helpful to plan.
If I work for myself, I let me completely free, my journal is a place to experiment. 

Do you think the paper will still have a future?
I am convinced that the paper will still have a long life.
Turn the pages of a book, write down our preferences at the margin, this makes it part of us.
I love the computer because it is a wonderful medium, but a book, a journal, a sketchbook, if we want to, we can tighten it  to the heart.


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