Di recente è stato battuto all’asta da Sothebys, a New York, un quadro di Monet per quasi 111 milioni di dollari; dicono che sia il prezzo più alto mai pagato per un’opera impressionista. Il quadro in questione non è una delle famosissime “ninfee” (pensate che gli specialisti hanno censito non meno di duecentosettantadue quadri appartenenti alla serie) ma piuttosto uno dei cosiddetti covoni.
In realtà in questo periodo Monet esercita su di me un
fascino particolare anche perché sto leggendo un libro la cui vicenda si svolge
a Giverny, luogo in cui il pittore si era ritirato per dipingere.
Il libro, che definirei un noir, come si intuisce dal titolo “Nifee nere”,
è scritto da Michel Bussi e se vi piace
il genere e siete appassionati d’arte dovete
assolutamente leggerlo.
Bussi descrive i luoghi in maniera molto precisa; io stessa, non essendoci mai stata, ho verificato visitandoli con google street
view.
Nella pittoresca cittadina della Normandia Monet aveva non solo acquistato una casa, ma fatto anche realizzare il famoso giardino d’acqua con lo stagno, tante volte rappresentato nei suoi quadri, in cui coltivava le amate ninfee e per realizzare il quale aveva fatto addirittura deviare il corso di un fiume.
Anche gli interni della casa, una villa piena di fascino in cui il pittore ha vissuto per 43 anni, sono accuratamente descritti nel libro. Il
salottino blu, la sala da pranzo gialla, la cucina con la ceramica di Rouen e
poi gli appartamenti privati di Monet, più classici e più intimi.
Ti è venuta voglia di andarci?
Recently, a painting by Monet was sold at Sothebys in New York for almost $ 111 million ; they say it's the highest price ever paid for an impressionist work. The picture in question is not one of the famous "water lilies" (think that the specialists have surveyed no less than two hundred and seventy two paintings belonging to the series) but rather of one of the so-called sheaves.
In this period Monet exerts a particular fascination on me also because I am reading a book whose story takes place in Giverny, a place where the painter had retired to paint.
The book, which I would call a noir, as you can guess from the title "Black water lilies", is written by Michel Bussi and if you like the genre and you are passionate about art you should definitely read it.
Bussi describes the places very precisely; myself, having never been there, I checked with google street view.
In the picturesque town of Normandy, Monet had not only bought a house, but also built the famous water garden with the pond so often represented in his paintings in which he cultivated the beloved water lilies and to do which he had even diverted the course of a river.
Even the interiors of the house, a charming villa in which the painter lived for 43 years, are accurately described in the book. The blue living room, the yellow dining room, the kitchen with Rouen ceramics and then the private apartments of Monet, more classic and more intimate.
You want to go there, don't you?
Foto tratte dal sito della Fondazione Monet dove puoi fare anche una visita virtuale della casa.
La facciata vista dal giardino
il ponte giapponese sullo stagno
Il salottino Blu
Il salone atelier
La stanza da pranzo gialla
Un'altra immagine della stanza da pranzo gialla
La cucina
La stanza della seconda moglie Alice
La stanza di Blanche
Al di fuori della pittura e del giardinaggio non so fare niente (Claude Monet)
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