lunedì 31 marzo 2014

La casina delle Civette a Roma: un edificio fuori dall'ordinario

Ideata nel 1840 da Giuseppe Jappelli su commissione del principe Alessandro di Torlonia, ai margini dell'omonimo parco oggi proprietà del Comune di Roma, nasce come edificio rustico ma ha subito nel tempo diverse trasformazioni.
Giovanni Torlonia Jr lo fa trasformare in una sorta di "villaggio medievale" con grandi finestre, loggette, porticati e torrette.
Dal 1916 viene denominato "Villino delle Civette" per la presenza ricorrente di questo uccello in molte decorazioni interne ed esterne.
L'architetto Vincenzo Fasolo elabora l'apparato decorativo, avvalendosi dei più noti artisti del tempo. 
Gli spazi interni, su due livelli sono decorati con stucchi, mosaici, maioliche dipinte, legni intarsiati, ferri battuti e sopratutto le vetrate policrome, installate tra il 1908 ed il 1930, che costituiscono qualcosa di veramente unico nel panorama artistico internazionale.

Designed in 1840 by architect Giuseppe Jappelli commissioned by Prince Alessandro Torlonia, on the edge of the homonymous park now owned by the City of Rome, was born as a rustic edifice but has undergone several transformations.
Giovanni Torlonia Jr does it turn into a sort of "medieval village" with large windows, loggias, porticos and turrets.
Since 1916 is called "Cottage of the Owls" by the recurring presence of this bird in many interior and exterior decorations.
The architect Vincenzo Fasolo prepare the decorations, making use of the best known artists of the time.
The interior spaces on two floors are decorated with stucco, mosaics, painted tiles, carved wood, wrought iron and especially the stained glass windows, installed between 1908 and 1930, which form something truly unique at the international art scene.












































































sabato 29 marzo 2014

Un diverso punto di vista

Moltiplica lo spazio, crea nuove angolature, raddoppia la luce.
Uno specchio, grande o piccolo, antico, vintage o contemporaneo non è solo un elemento d'arredo, è un diverso punto di vista da cui osservare la casa e la vita che la anima.
Un terzo occhio che può far cogliere particolari inaspettati e prospettive sorprendenti, come una finestra su un mondo parallelo, uguale e diverso allo stesso tempo.


Multiply the space, create new angles, doubles the light. 
A mirror, large or small, antique, vintage or contemporary is not just a piece of furniture, it is a different perspective from which to view the home and the life that animates it. 
A third eye that can cause unexpected and surprising perspectives capture details like a window into a parallel world, same and different at the same time.


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giovedì 27 marzo 2014

A Barcellona, nel rispetto del passato


La ristrutturazione di un'abitazione in un edificio del 1910  a Barcellona, in cattivo stato ma fino a quel momento rimasta inalterata nell’impianto originario.

E’ questo il lavoro commissionato ad Anne e Eugenie Bach; l’obbiettivo che si pongono è una ristrutturazione completa, che consenta l'adattamento  alle esigenze della nuova famiglia, senza stravolgimenti planimetrici, soprattutto  per salvare i magnifici pavimenti -diversi in ogni stanza- e gli stucchi a soffitto.

Anche il lungo corridoio, punto debole dell’impianto originario secondo una concezione contemporanea della casa, diventa un elemento caratterizzante, grazie alla libreria costruita con semplici mensole che corrono lungo tutta la lunghezza.

Sfruttando poi l’altezza abbondante degli ambienti, i progettisti hanno rialzato il bagno padronale di 60 cm (tre gradini) per incassare la vasca sotto alla doccia,  creando oltretutto un comodo vano ripostiglio, cui si accede dal corridoio.

Il risultato è allegro, funzionale e rispettoso del passato, direi perfettamente riuscito. 

The renovation of an apartment in a 1910 building in Barcelona, ​​in a bad state but until then remained under the original plant.
This is the work commissioned to Anne and Eugenie Bach's: the goal  is that a complete renovation which permits adaptation to the needs of the new family, without upheavals planimetric especially to save the beautiful floors, in every room different,  and stucco ceiling.
Even the long corridor, seemingly weak point of the original plan, comes to life thanks to the library built with simple shelves that run along the entire length.
By taking advantage of abundant then the height of the environments the designers have raised the master bathroom of 60 cm (three steps) to cash in on the tub under the shower, plus creating a convenient storage compartment, which is accessed from the hallway.
The result is cheerful, functional and respectful of the past, I would say perfectly successful.
 




























 Da: annaeugenibach.com